Il Segretariato Regionale, la Regione Friuli Venezia Giulia, la direzione regionale del Demanio, la Direzione dei lavori e del demanio del Ministero della Difesa, le Università di Trieste e Udine hanno siglato in data 25 ottobre un’intesa istituzionale e un piano di interventi volto alla tutela, valorizzazione culturale e turistica e al riuso sociale delle 1550 strutture difensive presenti nel territorio regionale. Le strutture difensive realizzate sul confine orientale (il cosiddetto Vallo Alpino del Littorio) rappresentano un patrimonio storico unico di valenza internazionale. 

Il direttore del Segretariato Regionale del Ministero della Cultura, dott. Roberto Cassanelli, ha sottolineato come la sottoscrizione dell’accordo rappresenti “un atto fondamentale in vista dell’avvio del processo condiviso di tutela e valorizzazione del sistema di strutture difensive lungo il confine orientale della regione. Si tratta di strutture realizzate dal periodo fascista agli anni della Guerra Fredda, che in questo territorio determinò momenti di alta tensione. Una valenza storica degna quindi di essere conosciuta, preservata e resa fruibile“.

L’intesa è di durata triennale e rinnovabile. La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia è stata individuata quale soggetto attuatore dell’accordo, per la parte di competenza del Ministero della Cultura, e fa parte del Comitato operativo istituito.

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