File di grandi dimensioni

A seguito delle modifiche al Codice della Privacy apportate dal Regolamento Europeo 2016/679 (meglio noto come GDPR 25 maggio 2018), il Ministero della Cultura ha messo in atto diverse restrizioni sull’intera rete per ottemperare alle sue disposizioni.

Circolare ministeriale n.10/2019

A seguito delle restrizioni adottate per garantire la sicurezza dei dati, gli uffici di questa Amministrazione non sono più autorizzati ad utilizzare nessun tipo di servizio di storage o strumento di trasferimento di file esterno (è vietato utilizzare sistemi quali Dropbox, WeTransfer, Google Drive e simili, perché sono stati bloccati dal firewall centrale).

Il Ministero della Cultura si è tuttavia dotato di un servizio di trasferimento file proprio (https://transfer.beniculturali.it), che mette a disposizione di tutte le altre Amministrazioni l’invio di atti e progetti di grosse dimensioni, previa richiesta di credenziali di accesso da inoltrarsi a questo Istituto, sr-fvg@cultura.gov.it, indicando:

  • Nome e cognome dell’utilizzatore
  • Numero di telefono
  • Indirizzo e-mail ordinario

Arriverà nella casella di posta del richiedente un link e delle credenziali con le quali si potrà caricare un unico file zippato. Appena caricato il file verranno richieste alcune opzioni: Download unico (lasciare il flag vuoto), password e limite di tempo. Sul limite di tempo scegliete “una settimana” mentre, se sul campo password sono presenti già dei pallini, cancellateli e lasciate il campo vuoto, come in figura seguente.

File di grandi dimensioni

Caricatelo, copiate il “Link per il download diretto” e incollatelo all’e-mail della posta ordinaria o certificata.

Si informa, altresì che, a partire dal 28/03/2019, è entrato in funzione un nuovo sistema di protocollazione, gestione documentale e archiviazione digitale meglio rispondente alle disposizioni del Codice dell’Amministrazione Digitale (D.Lgs. n. 82/2005 e ss.mm.).

L’ entrata in funzione di questo sistema rende possibile solo il ricevimento di atti in formato digitale spediti tramite posta elettronica ordinaria (PEO) o certificata (PEC), esclusi pertanto i documenti cartacei. Si evidenzia che non è più possibile inviare lo stesso progetto tramite invii plurimi sia con PEC o PEO, in quanto il nuovo sistema applica, in modo automatico, diverse registrazioni di protocollo. Si consiglia quindi caldamente di effettuare un unico invio, per evitare disguidi con la numerazione di protocollo delle pratiche in entrata e la loro successiva gestione amministrativa.

Ultimo aggiornamento

15 Ottobre 2024, 15:45